Rispondo a Secco:
1)La frase su Galileo citata dal Papa è sì di Feyerbrand, e nel suo contesto (controlla pure) è giudicata non sufficiente per giustificare l'operato della Chiesa nei confronti di Galileo. Ma appunto, è giudicata non sufficiente, non errata. Quindi il significato della frase fuori dal suo contesto è esattamente quello che ha nel contesto.
2)Non mina la laicità dell'università? Insomma...
Leggi attentamente questo passo, e non farti confondere dai paroloni all'apparenza concilianti
<<...Detto dal punto di vista della struttura dell’università: esiste il pericolo che la filosofia, non sentendosi più capace del suo vero compito,
si degradi in positivismo; che la
teologia col suo messaggio rivolto alla ragione, venga confinata nella sfera privata di un gruppo più o meno grande. Se però la ragione – sollecita della sua
presunta purezza – diventa
sorda al grande messaggio che le viene dalla fede cristiana e dalla sua sapienza, inaridisce come un albero le cui radici non raggiungono più le acque che gli danno vita. ...>>
3)Non è che il Papa non possa parlare in un'università. Il punto è che questo Papa era stato invitato a tenere la Lectio Magistralis di apertura dell'anno accademico, che in teoria, illustra le linee guida della politica dell'Università per l'anno accademico seguente. Ora, Ratzinger non è quello che si definisce un uomo di idee aperte, e il fatto di impostare l'anno accademico sulle dichiarazioni di Papa Benedetto XVI devi convenire che è lesivo della laicità dell'Università. Qui il punto è che i non interessati non potevano non ascoltare, perchè la lectio magistralis illustra le linee guida di tutta l'università (anche di chi è ateo). Per cui non è che il Papa non possa tenere lezioni all'università, ma non può tenere la lectio magistralis.
4)Ribadisco che 'aver impedito indirettamente' non significa nulla. L'accesso o è stato impedito o non lo è stato. Se ti riferisci ai collettivi e cretinate varie, il Ministero dell'Interno aveva già garantito la sicurezza. Tra l'altro i 67 ordinari di Fisica firmatari avrebbero dovuto cacciare quegli studenti che hanno protestato? Ma la libertà di parola, come vale per il Papa, così vale per gli studenti.
Inoltre, l'occupazione era già finita quando il Papa avrebbe dovuto pronunciare il suo discorso.
Essenzialmente poi essere laico non significa essere pronti al dialogo, ma credere che la religione non debba occuparsi di certe faccende. Inoltre ti faccio notare che un dialogo tra un laico e un religioso non è possibile. Ciascuno può rispettare le posizioni dell'altro, certamente, ma un confronto è del tutto improponibile, perchè il religioso si basa sul presupposto dell'esistenza di Dio, che è indimostrabile. Quindi tale presupposto non potrà mai essere accettato dal laico (finchè resta laico). Più in generale, il dialogo con un religioso è per definizione impossibile, perchè egli accetta l'esistenza di Dio come un dogme di fede (e dunque indiscutibile).
Il capo di stato estero ha tutte le occasioni che vuole per esprimersi (basta accendere la televisione), nei dovuti tempi e luoghi, che non sono l'apertura dell'anno accademico (e quindi non è stato violato il suo diritto alla libertà di espressione). Un Papa che inaugura l'anno accademico è' come un fisico che pretende di sedere in conclave per eleggere un Pontefice.
Tra le altre cose ti faccio notare che nello stato del valente capo di stato estero, la libertà di parola non esiste.
A te la palla.
ID QUOD PER ALIUD NON POTEST CONCIPI, PER SE CONCIPI DEBET.